sulla collina
s’aprono compatti
i filari,
cammino fra loro
con passi leggeri,
m’accarezzano
opachi raggi
del settembrino sole.
Tra le irregolari
proporzioni di vitigni,
s’accende il purpureo
della rigogliosa uva.
Acini, capezzoli di donna,
pronti a rilasciare
profumo di nettare.
Raccolgo grappoli straripanti,
fecondi ventri,
daranno al vignaiolo
zampilli sanguigni.
Sull’aia della casa antica,
si preparano tini,
sgorgano mosti
tra risa e canti antichi
Ebbra
m’allontano,
tra bucce mondate,
raspi divisi,
valzer di moscerini.
Muore il sole all’orizzonte,
Bacco felice
prepara le danze