disarmonici giorni,
pensieri tristi,
martelli pneumatici,
forano le pareti
del cuore,
il dolore
amico fedele
è tornato a farmi visita.
Esperta nocchiera,
fisso con nodi la vela
impazzita tra i venti
burrascosi.
Scivolo con la mente
tra la quiete di silenti mari,
mi aggrappo all’ancora
della speranza.
Il vento cambia,
sulla scia della sua coda
mi siedo,
come piuma mi lascio
trasportare nel miraggio
di una serenità,
intravista negli occhi
di una rosa bianca.
Nessuna notte è così lunga,
da impedire il sorgere
del sole.