Uno strano animale piange
di lontano tra i pini e il mare
ed un altro strilla
il dolore animale.
Ed io, invece uomo,
medito sulla mia vita
preda di zanzare
e di una realtà infinita.
Piango e mi diletto
con gli altri nel mio canto
ed urlo come loro
uno sfogo lieto e vano.
Oh tu dolce creatura,
amaro pensiero dominante,
sei tu la mia paura,
sei il mio scopo più importante.
Dormi al di là di questo mare,
sogni dietro questi monti,
ma sei con me, amore,
nell'illusione di due amanti.
Ti raggiungerò come il bruco
che corre tra gli aghi di pino,
supererò il mare e le montagne
e ti sarò vicino.
Perché l'immenso non mi fa più paura,
ora che ho capito come,
la mia forza mentale,
può vincere la natura.