Dieci passi sottoterra
muri che si ribaltano,
la pelle dei camaleonti ci avvolse
con spade di quercia e cuoio.
Decisi di sollevare la polvere
sotto le anche del mio compagno di mestizia,
poi lo barattai con un servomuto in tinta
su cui scrissi la mia vita
di quadrati perversi e
legni su cui cuocere i dissapori
degli anni freschi.
Dieci passi sottoterra
ma l'angolo è quello giusto,
la roccia nasconde i nastri di cotone
per celare le feste d'autunno.
Ciba i tuoi cigni di ghiaccio
addomesticati a mie spese,
racconta loro di me e dissetali di giustizia,
ma ricorda di serbarne uno soltanto
in attesa dei tempi auspicati...