Buon dì, Julien,
professore. Da quanto tempo
non appari più nei miei sogni?
È autunno: nella Provenza
han magici colori le foglie
che tu amavi guardare
sembrava entrarti
nell'anima il loro respiro.
Amavi, noi i tuoi alunni,
di un amore, puro, paterno;
amavi i ragazzi che si volevan bene
ti rammaricavi della fugacità
di ogni cosa, degli amori non corrisposti.
Io ti volevo bene, perché
ci invogliavi a sorridere,
perché ci spiegavi il fine della vita.
Ma tu, professore eri incline al pianto,
perché avevi sofferto.
Io amavo i tuoi capelli grigi,
la tua statura morale.
È da molto tempo che non
sei più tra noi.
Oggi ho i capelli più grigi dei tuoi,
ma non ti dimenticherò:
è rimasta impressa nel cuore
la tua voce,
ammorbidita dalle emozioni.
Non ti dimenticherò Julien.
Sei stato tra i pochissimi
che io chiamavo con deferenza:
Professore.