La vita è un insieme di successioni algoritmiche,
precise in numero, altrettanto negli equilibri.
Ma come fa l'uomo a mutarne aspetti e importanza,
solo per sviare quel suo crudele istinto
definito da molti: PAURA!?!?!
Vedo un pesante macigno di successioni algoritmiche, che qualcuno vorrebbe tagliare in arabescati pavimenti di marmo, mutarsi in sabbia portata dal vento del deserto nelle mani dei costruttori di ville. Ciao Giancarlo. Nicola
Giancarlo
nelle sue linee generali, la vita è in effeftti una funzione sostanzialmente deterministica. Tutti noi nasciamo, cresciamo, invecchiamo, finiamo. Però all'interno di queste fasi, l'aleatorietà è massima: non esistono due esistenze uguali, due gioventù uguali e così via.
Anche la Paura nelle sue linee generali è una costante umana. Tutti noi abbiamo paura di tutto o di qualcosa. E tutti noi cerchiamo, come dici tu, "di sviare quel crudele istinto". E lo facciamo in modo diverso. Perchè lo facciamo? perchè in fondo nessuno di noi ha fino in fondo "il coraggio di avere paura"!
La tua riflessione, quindi, è profonda e valida. E merita davvero attenzione. Ma ricorda, la paura é naturale, innaturale è far finta che non esista, mentre sbagliato è farsi condizionare eccessivamente da lei.
Un abbraccio fortissimo
Papà
Anonimo il 02/10/2009 00:22
Grazie Giancarlo... vero che ci si avvicina a cose che ci danno più sicurezza... può essere lo spirito di sopravvivenza??
Difesa personale inconscia? Certo l'obbiettivitò non esiste più...
Un bacio
e notte notte
Dani
Fondamentalmente gioco sull'immagine dell'uomo come osservatore. Tutta la realtà gira intorno a regole che sono state scoperte e teorizzate da noi, perchè il non sapere ci induce una perplessità, o addirittura paura, che poi non ci fa essere obbiettivi su ciò che ci circonda. Ognuno di noi crede in ciò che gli dà più scurezza, per vivere senza continue angosce.
un saluto