Mi tornano in mente
Le lunghe dormite dell' estate,
il letto morbido, a casa della nonna,
il cuscino grande e celeste,
le lenzuola bianche profumate.
I grilli annunciavano la venuta della notte,
il loro canto giungeva sino a me,
nella mia stanza, con affianco la zia.
Il loro canto era melodioso, nostalgico
e ricordo che mi faceva addormentare dolcemente.
I grilli continuavano il loro canto lievemente
Fino all' alba così piena di colori.
Talvolta mi alzavo alle 5. 30,
era bello.
Andavo a piedi, accompagnato dai cani e dalla zia
verso lavoro, verso un altra serra, un altro giorno.
A quell' ora, la pace regnava sulla campagna.
Il cielo si tingeva di un lieve e profondo rosso che,
piano prendeva forma in un azzurro normale.
Le montagne verdeggianti,
la strada secca, ora è ricca di pozzanghere.
La vigna, ricca di uva, ora è spoglia.
I sassi di luglio, ora sotto terra.
I fiori che si aprivano la mattina, ora sostituiti.
Le noci, le loro foglie verdi, ora rami spogli.
I vestiti a maniche corte, ora a maniche lunghe.
Il fresco si cercava,
ora al caminetto ci si riscalda..
Al mare non si va più,
tranne qualche volta.
Ora, quello che regna,
è il freddo, che piano,
aumenta ogni giorno che passa.
I ricordi sono fissati nella mente e non andranno via.
Ci saranno altri ricordi in questo nuovo autunno,
ricordi nuovi,
da custodire,
da interpretare,
da raccontare.
Col sole,
che cala sempre più veloce.
Ma il sorriso,
quello non cala mai così veloce.