Melograno,
nel giardino della vita,
scossa da venti tormentati,
in anni di gelo,
con mani brulle
innestate di spine.
Esplosione
di luce e calore.
le tue parole d’amore,
gemme mutate nei fiori d’arancio
colore,
scagliati nel cielo azzurro
di questo amore,
in questi rami frondosi
che riparano il papavero
natomi accanto.
Ora,
matura à
la mela grana
che s’apre spaccata
nel riverbero
del sole autunnale.
Rompi con i tuoi denti
la buccia spessa
che mi racchiude,
conta i chicchi dei baci d’amore,
nutriti di questo mio sangue,
offerto in sacrificio
alla Venere dea.
E che io muoia
di passione ed estasi.