Sento un senso d'angoscia
devastarmi l'anima,
con schegge di niente,
frammentarmi il respiro,
in un movimento assincrono nel cuore
che lacera il mio petto,
oltre voragini di melma
nelle quali cado,
per mai più riemergere.
Eppure io ho amato, io amo!
Che ne è stata della mia vita?
Dei miei amori?
Rincorsi, fermati, perduti, mai raggiunti,
miseramente finiti!
io che ho tentato di vivere
in un movimento di passioni.
Allora perche credere,
se non sono stato creduto?
perchè amare,
se non sono stato amato?
Come Prometeo incatenato,
umiliato e condannato,
senza perdono.
Ora bevo il calice amaro della morte,
per dimenticare i miei anni spezzati,
il comprendere troppo tardi
di non valere poi tanto,
in un sacrificio d'amore,
dove soffro per non veder soffrire!