Dalla finestra delle palpebre,
s’affaccia una bambina,
vivace e intelligente,
ella chiede: Riluce ancora
la mia bellezza?
Forte e fragile donna,
non sai che la bellezza
è lievità delle tue carezze,
dolcezza della tua parola,
profondità dello sguardo
col quale ti guardi.
E quando non ti senti perfetta,
t’ami sempre, oppure ti condanni?
Ieri ho visto i tuoi occhi,
inumidirsi di pianto,
per un gattino ferito.
La tua lieve mano,
non l’ha forse guarito?
Pittrice, il sogno antico,
sento sulla mia pelle,
attraverso la ferma mano,
la bellezza è conoscenza
tra capelli ramati,
sorriso bello che prima
o poi, sana.