Perdi il vestito di seta,
con disegni damascati di peccato,
il seno scoperto di lividi e livore
mostri davanti ai miei occhi,
in frammenti di respiro.
Raccogli i cocci ora,
in senso metaforico raccogli
frammenti di un amore,
a tutti i costi intriso di veleno.
Raccogli la tua dignità adesso!
Frammista a parvenze di rimpianto
o a manifestazioni isteriche
di lacrime e rimorso.
Ora capisco perchè il mare è salato!
Più di ogni dolore recepisco,
momenti artefatti di solitudine,
il dover sfuggire la tua sorte.
RACCOGLI LA MIA TESTA!
frantumata in schegge di niente,
rotolata sotto il letto
in un labirinto oscuro del non senso.
Con il volto tra le mani,
senza splendore,
tra sfumature ibride di rimmel,
rinneghi il tuo divenire!