Supina la mia mente
stanca riposa su un giaciglio di scarni pensieri.
Turbine follia di notti senza fine
nella mediocrità di giorni tutti uguali.
Inghiotto il mio boccone amaro,
silente lo assaporo sperando sia l'ultimo,
ritornerà il dolce sapore di melassa
sulle mie papille
nell'involucro di dolce miele
annegherò il mio sentire.
Vorrei modificare le mie linee ottuse,
troppo rette e lineari,
tracciare segni diversi nel cerchio della vita.
Reprimo i miei sentimenti,
li sento implodere dentro
lacerandomi l'anima.
Dolcezza comprensione amore...
troppo di tutto sono io,
scontata nei gesti altrui
sino a sentirmi sola
in mezzo alla folla.
Duro frustrante pensiero
che si trasformerà in luce
"domani"
all''alba di un nuovo sole.