Un urlo acuto s’ode
di un’anima impaurita
che rincorre il vuoto
con la speranza
di trovare suo figlio
Disperazione
punitiva gli stringe il collo
fino a quasi asfissiarla
ma la paura di non riveder più
quella luce che gl’illumina l’esistenza
la fa reagire.
Smarrita s’incammina
in cerca della propria carne
nell’oscurità
senza più pace
senza più tempo
Il suo cuore stanco
pulsa sangue sciolto
e mille pensieri e scene
s’incatenano alla mente
torturandola in ogni momento
con l’angoscia di averlo perso
Poco prima del senso della morte
si sciolgono le catene della sofferenza
un sorriso, un abbraccio e...
Mamma
Figlio
dov’eri”