M’abita vicino Paoletto,
un ragazzo dalla sindrome
di Dawn affetto.
È per me,
come fosse un figlio,
cuore puro e semplicità,
s’inquieta
quando negli altri
vede inganno e falsità.
Se vede litigare,
scuote il capo sconsolato,
di fronte alla crudeltà
osa questa frase dire:
-dicono poi di me
che sono matto-.
Provo per lui
un grande affetto,
gli angeli hanno
un cromosoma
in meno,
qualche gene di difetto,
in questo mondo
che i sani, i perfetti,
rendono maledetto