Occhi un po’ timidi
un po’ smaliziati
non ancora abituati alla vista di un uomo
Postura attenta
e passo svogliato,
ignara conduci i tuoi giorni
in questa altalena
così divertente che è la vita
avida di ogni suo gesto
senza discernimento
e senza guida
in un corpo
le cui potenziali
non ti appartengono ancora.
Mani come di donna
Distratte,
Non sanno toccare
Né attrarre,
non mostrano
ancora possesso
o femminilità.
Essere ambita
come un trofeo medievale
ti eccita
e ti rende lasciva,
concupiscente,
soddisfatta
cresci nell’incosciente immagine
che ha costruito di te un uomo
Nelle tue reti
per sbaglio si trovano incatenate
immaginazioni infuocate,
non sei seduttrice
né tiranna
solo una bambina
che ride
di fronte al ritratto
di donna
che scorge riflesso allo specchio.
Mille maschi
vorranno il tuo corpo giovane
di femmina
cercando di essere invano
la tua coscienza velata
l’altra tua essenza inespressa
l’unica tua lacrima versata…
Scriveranno dei tuoi occhi di fata,
della tua pelle di seta
e delle tue labbra di rosa
ma neppure uno di quelli
arriverà mai
alla tua anima di donna.