È stato un errore pensare
Che solo a me
tu solitario
appartenessi
Che il tuo cuore battesse
ascoltando la melodia dei miei palpiti
È stato un errore pensare
Che i miei sorrisi fossero
la luce che un tempo ho visto nei tuoi occhi
e il calore non fuggisse dalle tue mani
solo per scaldarmi
È stato un terribile errore pensare
Che i tuoi sguardi pieni d’amore fossero leali
Non schiavi asserviti dal tempo
Liberi dal sentimento delle stagioni
E dal cambiamento degli anni
Non vedo più un riflesso
Non scorgo alcun bagliore
È calata la notte
C’è spazio solo per le tenebre
I miei gesti prima pieni di speranza
Ora sono atti di estrema difesa,
abbandonati agli istinti
non più per lottare
solo per sopravvivere.
Non distinguo più nulla
Oltre le ferite scavate
Che seguo ogni notte col dito
Non ricordo più i tuoi sorrisi
Ne avverto i miei battiti
Tutto è più nitido adesso:
non era il tuo cuore
incatenato al mio respiro
era tutta la mia vita
inginocchiata di fronte ai tuoi capricci!