Vesto canovacci davanti a specchi
io io io sempre io che non sopporto
quel morbido silenzio della mente
"a cosa pensi?" giuro lo stesso
"non penso a niente".
Giorni a tessere parole, giorni ad indossarne
te le regalo come il maglione per l'inverno,
perché io le getterei nel fuoco del bidone all'angolo
per tanto che bruciano le mie notti e le mie tempie.
Merito favole perché so che all'alba non restano.