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Brucerò

Consumerò la mia ultima scatola di fiammiferi
-stanotte-
li lascerò bruciare
-uno ad uno-
flebili spettri rossi
sul varco di questa nuova alba
e sarò meno solo.

Dimenerò le lunghe braccia venose,
tra le ombre di questa stanza vuota
fingendo d’essere libero d’andare
dove le mie catene di silenzi
non potranno mai arrivare.

E scaverò la mia fossa,
ogni giorno più profonda
fino a trovare
la mia personale via
per l’inferno.

Sbuccerò le spigolose nocche
Su questa buca di destini,
la carne e le ossa
esploderanno di dolore
gli occhi piangeranno sul fango
l’animo
divamperà di colori nuovi
il ventre
scoppierà ingurgitando veleno
fino a quando
-intossicato-
non ne saro' immune.

E strillerò la gioia
su questo tappeto di fame nuda
E questa stanza si colmerà
del mio curioso rumore
E questo cuore s’armerà
Ancora
-Indomito e furente-
Tra le nuove candele
D’amore
Finche’ la cera colante
Brucera’ nuovamente
Fluida e leggera
Sui contorni smussati
Della mia sete.

 

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5 commenti:

  • Viola Smith il 29/10/2006 21:20
    Veramente bella... i miei complimenti
  • Carlo Diana il 18/10/2006 00:39
    Mi pare ci sia anche un'idea di eternità ciclica. La morte che si accetta solo come vigilia della resurrezione.
  • Dora Millaci il 17/10/2006 16:27
    Io credo che Tu sia un vero Poeta!
  • Susanna Melis il 17/10/2006 10:27
    È un testo che sprigiona una tristezza piena di desiderio di riscatto. Le immagini sono cupe ma non definitive, anzi, in piena trasformazione.
    Non di facile interpretazione ma nutrita da una potente espressività.

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