Cammino pensierosa
macchine sfrecciano
al mio fianco.
Una linea traccia
un percorso andato.
Racconta di vite vissute
di vite offese
mutilate ferocemente
senza dignità sepolte.
Lo sguardo ora va oltre l'orizzonte
da una parte
poi dall'altra,
il muro è solo un fantasma.
Nebbia leggera,
passi frettolosi.
Nugoli di turisti increduli.
Ciò che resta
di un turpe monumento
inno alla bestialità dell'uomo.
Vite negate
strappate al resto del mondo.
La mente appannata dal triste ricordo,
sorride alla foto
su ciò che rimane del misfatto,
giovani entusiasti
picconi alla mano.