Nelle mie nari
l'odor lontanissimo
delle tue ferite.
Attraversando la luce
sono arrivato a te,
per scrutare le tue occhiaie
profonde come il mistero,
che di vita ti circonda
che nell'attesa ti culla.
Le mie dita,
da abile tessitore
seguivano l'ondulato verso
dei tuoi capelli di seta,
dell'amato groviglio
d'interminabili pensieri,
che facevo miei,
come le stelle marine
catturate nelle profondità,
come i tuoi occhi verdi
somiglianti alle pietre
luminose.
Oggi le tue labbra di fuoco
m'hanno dato un brivido,
e mentre un sogno s'avverava,
una lacrima ti solcava il volto.