Leggiadri raggi di sole si accompagnano nel tramonto,
generose foglie danzanti iniziano il loro declino
verso l'oblìo.
Da colorati ed ammirati fiori non vi rimarrà altro,
solitari corpi morti cadere e putrefarsi.
Ahimè oggi quanto è distante il loro profumo di vita!
la loro gloriosa ed invidiata veste
i pini guardan beffardamente
scolararsi, rattrappirsi e giacere quiete, dilaniate e meste.
Nobili pini nascondendosi dietro colte ed irreali nebbie
danzan sospinte dalle prima fredde e poi gelate correnti,
ossequiosamente ricordando quei sprazzi di faste lande colarate.
In cieli grigi di nuvole in festa
si ricolma la stagione desta,
luci sfavillanti e suoni rimbombanti
parlan di tanti amanti
come la trasformazione del verde in tanti,
svariati variegati tonalità di manti.
sui monti nella piane, dal ricordo di accese tinte,
a realtà di legni in lande brune e chiare a chiazze,
dei monti le carnagioni sovrastanti.
Eh romantica vita.. d'autunno malinconico amante,
rimani fermo ad osservare il tuo amore andare via,
le tue piogge la natura morta a destra e a manca,
cerchi di dimenticare la sbocciatura del tuo amore
ed il susseguirsi nello scoppio della passione?
Tradito dal pensiero dell'appiattirsi dell'amore,
vai verso gelidi momenti del cuore.
Ci rattristi, ci fai soffrire,
ed allo stesso tempo fai nascere sospiri nel dire:
beato creato il nostro è amore smisurato,
rimango qui a tener forte
anche quando fuori un grigio sole sorge.