Vera sera, primo vento.
Nel cristallo nastri
di artisti rinascono:
manifesti di liquido candore.
E nel silenzio vago
tra la pozza e il percepibile
un riflesso del tempo:
carta di pane, sfinita.
Anche la ghiaia
apprende la vita
giacendo sincera.
E quando fu sabbia,
memoria di ritmi
scordo le danze
le follie disossate:
di moschini nemmeno più l'ombra.
Tre isolati dell'Arena
pesi code frecce
frena.