Milano è una città grigia
e bisogna ringraziare
il Marciapiede di fronte se
dopo la pioggia ci regala, in qualche
chiazza di benzina,
iridescenti galassie di blu di verdi di gialli
o i freddi Neon che dal soffitto della palestra
generano caldi folletti danzanti
verde limone, celesti
minuscole astronavi ovattate
ma oggi
da un cielo plumbeo carico di pioggia
si staglia all’improvviso
il Duomo che come le rocce di creta di rugen
è di un candore allucinante
filigrana di ghiaccio
allucinazione inquietante
subito spenta, per fortuna,
da una pubblicità gigantesca
confortante, rassicurante, anima di una città
benestante.