Il navigar nella tormenta dell’anima mea
v’approdò alla quiete e come una tempesta lascia
al bello del chiaror che viene l’arco dei mille colori,
un’icona nel nitor dell’anima….
…un fiore nato dalla roccia s’apprestò.
Stolto fiore nascesti laddove condanna v’è al soggiornar!
La dura roccia non potrà ospitar
né al futuro assicurar la tua beltà.
L’estate facea soffrir il fiore e… la roccia
ma giunse poi inaspettata la pioggia.
La roccia e il fiore vollero trattener benevole stille
per vivere un sogno, un desiderio, ma senza successo.
Piangea la roccia di rivoli argentei che scendean via sul dorso suo,
ed il fiore dai petali suoi acquifere perle coniava.
Un fiore volle da una roccia…svettar e sapea di morire
e alla sua ombra la roccia struggea l’anima sua.