So che l'altro non mi vede
così stacco l'anima al mio "io".
Persino quando m'addormo:
adagio la maschera del giorno
accanto al fiato della notte
poi, sopra
incastro quella delle ore
su quella dei minuti
per nascondere meglio
questa mia disarmonia.
Lascio che la maschera notturna
Guardi, inabile, quelle del suo ieri:
sconosciute senza corpo
accanto alla malinconia.
E
getto via
la maschera della notte
per mascherare gli occhi ai miei sogni.
Poi
la maschera del sogno
guarda se stessa
mentre va a smascherarsi