Coricato
su una vecchia panchina
alle spalle una vita
di cose buone
viste passare
a volte lasciate svanire
per sbagli commessi.
Avvolto nei giornali sgualciti
quel volto magro
e scavato
mi fa tenerezza.
Alla mia mano di aiuto
alla mia voglia
di dargli sollievo
solo un accenno
di assenso.
E quando
mi sono seduto
accanto a lui,
è lui che ha stretto
la mia mano
salutandomi come fratello.
Nel mio cuore commosso
ho scordato
le mie incertezze
e ci siamo abbracciati.