Faceva il suo ingresso l'estate,
con il vigor del sole,
tra le pareti chiare
della casa,
dalle finestre schiuse:
ogni cosa brillava
c'era un odore fresco di cedrina,
di basilico, e di altre officinali
erbe.
E c'era, soprattutto,
la mamma che cantava
e riempiva le stanze
del suo canto argentino.
Spesso in quei dì
si andava
per vie silvestri
a raccoglier more;
io mi annoiavo un po'.
Rivedo...
Le nostre mani protese...
Ai frutti dolci del rovo
e le stradine bianche
che diventavan d'oro
nel meriggio solare.
Oh estate, estate dolce della vita,
non ti compresi mai abbastanza.