E riparto da anonimato cittadino
e vedo alberi scheletriti
che, con cortecce martoriate
da insane scritte,
gridano dolore.
Pietosa li accarezzo
con amico sguardo.
E guado fiumi d'indifferenza,
scalo monti d'orgoglio,
supero baratro di arrivismo
e, finalmente,
respiro profumo di fraternità.
Abbracciando il Tuo silenzio
rientro in luce di speranza.