Il silenzio chiuso nella gola arida
Le foglie trascinate via da vento e pioggia
Come veli di sposa strappati al sole
Bianca la rugiada si posa sull’erba
Bianca la mano raccoglie foglie secche sulla strada
La pioggia cade lenta come neve di maggio
Danzano le foglie
Su laghi di cristallo
Lacrimano fulmini d’autunno
Solcando cicatrici nel buio
L’amore di un ricordo lontano
Ritorna come il suono di un carillon
Ed un fantasma sembra sorridere fra le tempeste
Violini spalancano le porte della sordità
Campane rintoccano bussando alle finestre della solennità
Sono spettri vagabondi
che cercano anime e case
Sono le grida di figlie
che si staccano dai loro rami padri
Vergini mute e mutilate
dai venti incandescenti
da freddi baci evanescenti
Scivolano sulle guance
Lacrime di peccato e pentimento
Foglie mute e mutilate
che piangono l’estate perduta
Il silenzio cercherà quelle spose rapite
Nel cuore le loro voci custodite
E adesso, voi, nuvole d’ottobre, partite!
Lasciatemi sola
Io, foglia, fra tante figlie promesse spose