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La foglia
Breve e muto
l’anomalo percorso
senza briglie
in sussulti nervosi.
Finalmente libera
nel volo dell’addio:
danza senza ritmi
dimentica del coro
della grande chioma,
ripudio ribelle
di linfa padrona,
mano aperta
nell’ultimo amplesso
con il vento.
Non cade:
la discesa scivola
a carezzare il suolo.
Si accartoccia sazia
e sotto il passo
si sbriciola l’anelito.
Non è gemito, la voce,
ma grido vincitore:
ladra consapevole
di feconda passione.
Incantato ammira,
sedotto, l’autunno.
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