Le sento allegre
aggrovigliate alle more
tra gli spigoli dei rovi
a braccia aperte
ancora verdi
le foglie.
Inconsapevoli sapienti
di un autunno distratto
loro non piangono al domani
hanno palmi aperti
e le cicatrici al sole.
Cosi' dolcemente
come una cascata imminente
lasciano gocce di linfa
all'abbraccio della terra
e fra gli scampoli di sole
si lasciano seccare
sulle note dell'ultimo volo
prima del bacio alle radici.