Sensibile al pianto
della pioggia
correvo verso Angelica innamorato
Era l'isola senza nome quella foglia
d'ottobre e accortacciato la amai nel silenzio
Le sue parole more e spente erano cipressi
erano scuole e libri
Accarezzavo folle la maschera oltre il sipario
All'ultimo giro di giostra dedicai il fiore e la luna.
Cadde l'alba sui gialli tormenti
salutai Estate
tornai terra, fame di sementi.