Le foglie appassite
aspettano in silenzio
il fiato del vento
per abbandonarsi
all’ ultimo respiro.
Il fusto debole attende
la morte senza protesta,
senza opporsi alla legge
di madre nature.
Le mie gambe stanche,
le rughe evidenti,
le piaghe del corpo
non addormentano
il mio cercare
ancora un cammino;
non si ricordano
dell’ arrivo dell’ inverno.
Il tempo, strana nozione
per quei animali ribelli
alle leggi della creazione,
così coraggiosi
da non sentirsi schiavi
alle leggi del mondo,
ma così deboli
da rimanerne sempre
sconfitti.