Autunno.
Era la stagione dei dolci di sole, freddi,
dei cristallini e infiniti tramonti,
del cielo roseo di novembre e dell’esile speranza.
Era l’autunno delle fragranze di noi,
di castagne calde che ci inebriavano,
di bianchi fumi dai camini,
calore di casa.
E ora ricordi,
che giacciono su un fondo, polveroso.
Autunno.
È il fantasma di una nuvola,
fitta ed oscura,
che sovrasta
la morte delle foglie,
nel verde, putrido, di un
inverno interiore.
È la distruzione mia,
nel primo freddo sulle mani.
È la malinconia.
Ciclo di stagioni,
ciclo di vita.
Amore, miraggi
poi confusa tristezza.