È ansia quella dipinta nei tuoi occhi?
È malinconia?
Forse nessuno può udire il sussulto dei tuoi singhiozzi nascosti tra le lacrime,
forse si confonde con la melodia incantata che accompagna la tua venuta.
Mio silenzioso amico,
annunci te stesso con folate cupe;
strappi le foglie, smuovi la polvere, ammorbidisci il cuore degli anziani.
Stagione degli amori lenti, assonnati, pesanti,
ricordi a tutti noi la tristezza del grigio che torna.
È finita la vacanza, e con il tuo freddo avanzare, sembri rattristarti anche tu.
Grevi sospiri di vento portano i pensieri lontano.
La dura realtà di non avere un ruolo preciso, di sentirsi un rito di passaggio.
Con sospiri di vento allontani gradualmente le coccole della calure estiva
diligente autunno,
con sospiri di vento conduci creature verso un sonno profondo
materno autunno,
con sospiri di vento esci di scena piangendo
dolce triste piovoso autunno.
Forse questa volta il mondo si accorgerà di te,
forse non ti considererà solo il messaggero dell’inverno,
e forse stavolta sospirerà con te.