La luce inciampa sullo sbarramento,
aste incrociate in folle simmetria,
lascia stampata in terra sul cemento
l'odiosa icona della prigionia,
a ricordar, come minaccia un dito,
che qui tutto è concesso ad eccezione
della tua dignità che a buon diritto
sta impresso in seno alla costituzione.
Vecchio edificio freddo e privo d'aggio,
costruito per fermare, dal potente,
chi lo avrebbe osteggiato con coraggio,
ma non ho visto un re ne un presidente
che abbia provato mai di quel disaggio
nemmeno per un giorno solamente.