Immobile giaci
in quel feretro di dolore.
Lontane ormeggiano
tutte le nostre attese.
Insostenibile
questa tua greve assenza.
Come è stata vana
quell'impossibile speranza..
Tenace,
afferrava,
l'esile calore
e lentamente,
intiepidiva
in gesti di illusione.
Ogni giorno,
il tuo corpo,
debolmente
periva
e sospeso,
tra l'immenso,
cedeva al tempo
la sua ira.
Cresceva,
impercettibile,
il riflesso della fine..
Fugaci ricordi,
ripercorre
la mente..
Avvolta da questa nebbia
riposa la tua presenza,
circonda i nostri limiti
e cinge le nostre angosce.
Ci saranno silenzi
e incolmabili parole.
Lacrime riarse,
e vite senza voce.
Un'enorme amarezza
echeggerà all'aurora
e un grido straziante
inerpicherà all'orizzonte.
Ma tu,
vivrai ancora.