Acciuffare attimi
e starli a guardare.
Sipari dell'anima
in movimento.
Parole che il cielo dell'inverno
divora in un sol colpo.
È affamato e si aggira
in fervente ricerca.
Scava e scava
di ossi non si accontenta.
Aspetta il freddo
quello distinto
quello vero.
Si lascia penetrare
e di lacrime bianche
ci sommerge.
Nella scatola chiusa,
di vetro sigillata
che a scossoni ci seduce
nel paesaggio capovolto e innevato
che a guardarlo
rimaniamo
a lungo.