Scalate alpine.
Mostri discendono
rabbiosamente
da invertebrati cocuzzoli.
Avvizzisce l'eco
dei nostri sospiri
questa querula cappa
d'infecondo fumo.
È il fine riflesso
della madida roccia:
mentre s'espande
si disperde nel vento.
Ciao Elena,<br />
penso che la componente onirica e simbolica è la quintessenza della Poesia... del resto Ti definisci una "Pittrice" nel Tuo verseggiare. Magari Brecht non sarebbe d'accordo, quando parla di Poesia come momento politico, confinando la sfera sentimentale-emotiva all'apatia e al vizio tipici del borghese.<br />
Il problema dei poeti (degli artisti in generale) è che spaziano tra illusione/depressione e virtuosismo: è un continuo oscillare tra melanconia ed esaltazione di sè e della natura, tra bello/ideale e "brutto-comico"/reale. Pensa ai simbolisti francesi, portoghesi, a Bukowsky, ai musicisti come Wagner, Rachmaninoff. Non c'è nulla di più impoetico del poeta, fuorchè la sua ambiguità! <br />
Perdona la retorica,<br />
Giovanni