Dalla finestra socchiusa
filtra un raggio di luna
e nella penombra
della stanza
mi guardi e non parli.
In piedi poggiata alla parete
scivola sulla pelle di seta
la sottoveste nera.
Le mani carezzano lente
intimità nascoste
sussulti e gemiti
si fanno più forti
labbra si sfiorano,
corpi si stringono
in un caldo abbraccio.
Nel vortice di sensazioni
da tempo non provate,
mi lascio andare a te,
senza pudore.
Giunge all'apice
la passione
appagata nei sensi
penso,
sarò tua per sempre.