Dedico a te
una canzone straniera
in lingua orientale...
il concetto più volte elaborato
ma mai compreso, afferrato.
Mi accingo a ribadire
parole non lette
di un libro stracciato
di una storia bruciata.
L'ustione permanente
che ho addosso ogni istante
mi ricorda il tuo nome
il tuo acume.
Non cancello la paura
che si cela dietro l'ira
non dimentico un amore
dal dolore senza fine.
Ci sono cicatrici
invisibili a occhio nudo
ma sono parole aspre
di un calvario
di un martirio.
Superficialità di una perditempo
banalità che colpisce in un lampo.