Sei la vertigine
di questa malattia;
mentre mi affami di
febbre d'amore;
accoglimi ti prego.
Aprimi le porte del tempio,
lì dove nascono bramosi
desideri d'intenso
piacere,
e dove bocche avide bagnano
di brina pareti rivolte
all'amplesso.
Affonda le unghie
nell'anima mia
per ritrovare il respiro
del cuore...
Posati su di me, alla ricerca
del fiore più bello,
regalami maree dove il tormento
diventa passione.
Dammi il tuo eros di un amore
impudico.
E con esso e a pieni sorsi
i tuoi sensi!