poesie » Poesie sull'autunno » Pomeriggio di fine autunno
Pomeriggio di fine autunno
Fa da cornice
un cielo grigio fango,
scheletriche le braccia
tese verso l'infinito,
adorne, per poco ancora,
di solitarie foglie.
Polvere d'acqua
si accumula tra le dita,
a formar gocce
che scivolano a terra,
con tonfi sordi,
disperdendosi.
Appena accennato
un rumor di passi,
frettolosi piedi,
di ritorno, accompagnano
fantasmi scuri,
quasi sfumati.
Avvolge il cuore,
il medesimo silenzio,
rotto da battiti
e dal lento respirare,
il desiderio di casa
si fa distinto.
Una sorta di faro,
a riscaldar le membra,
ad abbracciar l'anima,
persa nell'umida foschia
di un giorno uggioso,
di fine autunno.
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
0 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati
- molto bella... davvero poetica... riconosco che la mia è effettivamente prosastica, la tua è poesia!
- Ops, scusa il ritardo, ho avuto problemi di connessione.
- Ti ringrazio, Nicola.
Anonimo il 05/12/2009 23:14
Molto bella
- Ops dimenticavo Kartika e Byron, grazie di cuore anche a voi
- Un grazie a Fabrizio (il solito esagerato!), Barbara, Sarah, Ugo (sempre attento nella lettura e nei commenti), Vincenzo (sempre una gioia leggerti), Ivan, Pompeo.
Vi ringrazio tutti per aver letto e commentato le mie parole. Grazie di cuore.
- Splendida!!
- Anche le giornate uggiose di fine autunno hanno un loro fascino, la nebbia impalpabile, i colori appannati... mi piace cercare l'autunno nei versi che lo cantano. Questi sono belli.
- Grazie Marta, purtroppo le giornate di fine autunno son così, speso deprimenti dove la voglia di casa si fa davvero intensa.
Cinzia... confesso che il titolo l'avevo dimenticato... per fortuna si può aggiungere dopo Sai che non amo le poesie "senza titolo", grazie di cuore
Anna Rita ti ringrazio In effetti la serenità la troviamo principalmente in noi stessi.. in questo caso a casa, al calduccio, con una tazza di cioccolata, una coperta sulle gambe e un gatto che morde i calzini... accidenti tipo nonna papera davanti al caminetto!
- Portatemi a casa... stradine di campagna... in questo fine pomeriggio d'autunno... uggioso..
Bellissima Minalouche... una sorta di faro... guida i miei passi...
- Affascina molti l'autunno, fa quasi da cornice pregiata al poeta. Anche se tedioso e bigio, anche Minalouche TS Elliot si fa sedurre dal giorno autunnale, lo respira, e vi si ispira. I versi partecipano alla sua ansia, quasi la rasserenano, mentre forte è il bisogno di rifugiarsi nella sua casa, (il desiderio di casa) calda, accogliente, confidenziale, dove può rimpadronirsi della sua anima (ad abbracciar l'anima) e proseguire la sua vita di distensione e raccoglimento.
- Bella bella!!!
- Mi piace molto come scrivi, delicata e bellissima poesia!!
Anonimo il 23/11/2009 20:06
Bella decsrizione delle sensaizoni lente di fine autunno che scivolano nell'animo come sorta di letargo. Bella.
Anonimo il 23/11/2009 15:09
desiderio di casa... di un caldo abbraccio... caldo come i colori di quest'autunno... autunno di stagione... autunno della vita... ogni stagione in sè una meraviglia... bella, molto bella questa sua.
Anonimo il 23/11/2009 15:02
Tepore di casa, tiepido faro nella nebbia. Il calore delle cose tue, degli esseri che ti aspettano e ti accolgono... sei sempre fantastica nel trasmettere emozioni tue e condivise da chi ti legge. Ancora grazie per l'Arte che ci doni
- descrizione molto realistica di questa giornata autunnale che un po' rattrista gli animi e ti porta ad apprezzare il calore e la sicurezza delle mura domestiche, ma la vera serenità va trovata in noi bella
- Belle le immagini che hai usato per descrivere l'autunno stagionale e dell'anima. Ci sono giornate uggiose in cui la malinconia del paesaggio rispecchia perfettamente quella della nostra anima e si avverte forte il desiderio di ritornare a casa, il nido sicuro dove ritroviamo la nostra pace.
Brava, hai fatto bene ad inserire il titolo...
Un abbraccio...
- oggi era proprio così
un giorno uggioso d'autunno, che ti faceva ancor più desiderare il calore della casa.
ma in senso traslato ho pensato anche all'autunno non stagionale e il "tuo" cielo grigio fango può anche essere una malinconia interiore che ci fa desiderare pace.
le immagini da te scelte hanno creato il sapore di poesie antiche, come fossero velate dalla polvere del tempo e dei ricordi.
almeno per me
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0