Il mio voler bene è rivolto a tutti,
su questo sito e nella vita,
indistintamente, uomo o donna, poeta o poetessa,
senza tralasciare nessuno.
Il mio voler bene è per quelli che conosco sul sito,
per quelli che non conosco, ma nel silenzio, con poesie d'amore,
lo fanno grande,
a coloro che ancora non sono arrivati,
a chi come me si accinge a lasciare.
Il mio voler bene è dedicato a chi mi vuole bene,
a chi mi ama, a chi mi odia o mi detesta,
giustamente o ingiustamente,
a chi mi ha condannato, senza speranza di rivalsa,
a chi mi ha umiliato e fatto soffrire,
a chi ho giudicato sbagliando, a chi ho condannato
non conoscendolo, a chi ho ho fatto soffrire
con le mie colpe e il mio modo d'amare
sconsideratamente.
Il mio voler bene è rivolto alla mia bambina,
che vedo due volte l'anno,
a mia madre che ha tanto sofferto,
a mio padre che mi ha trasmesso la poesia nel sangue.
Il mio voler bene va a chi non conosce il mio modo smisurato
d'amare anche sbagliando e la mia impotenza nell'arginarlo,
il mio voler bene è dedicato al mendicante solo nel parco,
alla puttana bella e disperata, dagli occhi di smeraldo
che incontro la sera,
e vende il corpo e l'anima senza amore.
Il mio voler bene è rivolto ai miei pescatori,
che mi raccontavano leggende di mare,
ai mie gechi sui muri e nelle soffitte,
alle meduse morenti alla deriva,
all'indaco e al violetto
che colorano l'arcobaleno,
alla mia terra che tanto mi manca.
Ancora, il mio voler bene è...