Fogli candidi
imbrattati di te
stracciati
gettati via.
Quante volte l'ho fatto
non riuscendo a trovar
parole,
giuste,
appropriate.
Appiccicate al mio cuore
di bambina,
oggi di donna,
mamma anch'io,
diversa da te.
Voci sussurrano
per non far troppo male.
L'istinto materno
non è innato
cresce nel cuore,
rinvigorisce.
Dov'è il tuo
dove lo hai nascosto,
tra i fantasmi della tua vita
soggiogata dai silenzi
da rimproveri fuggenti,
da parole non dette.
Dove lo hai riposto,
tra le pieghe
delle tue lacrime invisibili,
delle tue grida infantili.
Quanto vorrei dirti ancor
ma sol versi tronchi
lascio andare.
Fors'anche un giorno a venire
pronuncerò
m a m m a
cinque lettere
dette col cuor.