Ho incontrato la morte,
aveva il volto di donna,
lo sguardo struggente,
tra le mani stringeva
un rosario di sangue.
Mi parlò di conforto
e di consolazione,
di solitudine e di abbandono,
di rincorse perdute,
del mio tempo mai vissuto
ormai alla fine.
Aveva gli occhi di ghiaccio,
l'indifferenza astratta,
sul seno superbo spighe di grano
intessute da rovi.
Mi parlò della mia partenza improvvisa,
di stazione vuote dove attendermi,
di strade tortuose,
di canzoni lontane cantate senza voce.
Era bella, diafana,
maledettamente bella,
stranamente vestiva di bianco!