Il cuore come punta spilli
stilla gocce nere d'inchiostro,
che turbano i fili intrecciati dei mie pensieri:
s'annodano in fitte matasse
s'arrestano
si spezzano
ripartono.
Naufraghe in un eterno viaggiare
costrette all'esilio in un continuo migrare
stormo corvino d'echi gutturali,
senzienti ritratti dell'essere
che vorrebbe mostrarsi ma non può
e soggiace, nascosto da un velo
filtro tra il vero e l'inganno.