Dei tuoi occhi il sole fan bellezza,
quali furono gli dei che ti baciarono,
e ti diedero vita.
Chi la dea tua madre,
che rubò al cielo due astri
che ora sulla terra dan vigore
all'anima mia.
Chi il dio tuo padre,
che tanta forza d'animo ti donò
e intelligente ti fece
ancor più che bella.
Dannata creatura
che rubi beati giorni
e le notti ancor di più.
Dannata, dannata, e ancora dannata,
di te morrei
ma il regalo che tu mi fai,
è la vita.