La testa come un ginocchio,
occhio da tacchino, il vecchio facchino
si diresse alla suburra
per dar prova di virilità.
In trina azzurra
turgide prominenze velate,
aspettative ricercate,
flessibilità d'intenti:
l'imbarazzo della scelta!
Sotto i merletti rosa pendeva ogni cosa
tutto in rovina.
Alla svelta ne scelse una turchina
e quando in alcova se la vide vicina,
la fece spogliare
e, controllata la verga,
senza parlare gli volse le terga
e l'ansimare divorò la stanza
da sentirsi quasi a distanza.
Concordò all'orecchio
che nulla trapelasse,
si guardò allo specchio
pagò,
e come un fuoriclasse
s'avviò col suo trofeo di virilità.