la malinconia
assopita di notte,
appena mi desto,
siede sul letto
della mia anima.
L'inverno mi rende
triste, bigia.
Rimpiango
i giochi d'amore
del sole e della terra,
il mare fuso
con il cielo azzurro,
l'esplosione dei colori,
la musica armonica
della natura,
quei giorni così pieni
di luce,
quei tramonti tanto attesi
per poter sognare e la sera,
sedere fino a tardi
sulla panchina,
a scrivere versi
e parlare con la luna.
Ora tutto tace,
imperla la brina,
la terra,
nel suo morso
tutto gela.
Sogno con gli
occhi di bambina:
non è neve
quel fiocco bianco
che volteggiando lieve
al suolo s 'adagia,
è una farfalla immacolata
che mi porta
il sorriso
della primavera
lontana.